Basta.

E basta con l'uso del vocabolo "sdrammatizza" nella moda. Che c'è di drammatico (a parte una brutta collezione e le vendite a picco, voglio dire) in una gonna, diciamo, "importante" ed un top che lo è altrettanto?
Perché accostando la prima ad una T-Shirt ed il secondo ad un semplice jeans o un semplice paio di pantaloni (chi ricorda quei meravigliosi pantaloni a sigaretta di New York Industries che donavano a tutte le donne?) si "sdrammatizza"?
Si vuol forse dire che l'accostamento precedente è drammatico? Brutto?
Poi, capisco bene che ognuna/o (nel caso di gay fashion-victims), abbia velleità da fashion-editor, le Anne Piaggie di domani (Signora, buonanima, quanti danni ha involontariamente fatto o mostri ha creato) ma, cazzoh, a me vedere queste ribardate da gran-soirée già alla mattina, che "sdrammatizzano" una gonna con ricami, ori, jais ed applicazioni, scarpe tacco 15 scultura con plateau in raso e incrostazioni di pietre dure, borsa di cocco trattato al silicone morbida come un guanto, con un giacchino nero sbiadito di Zara mi fa tristezza.
E non perché non apprezzi l'abbinamento ma perché è mattina e mi sembra una che non è riuscita a rientrare in casa la notte perché ha perso le chiavi.

(non metto la foto esplicativa perché, anche se non lavorate nel fashion, vi capiterà di vederne a bizzeffe circolare per le strade o fotografate ovunque).