Biancaneve

Sì, lo so, sono in ritardo, il film è vecchio, non interessante e chissenefrega di Biancaneve che, vuoi per il nome, vuoi per la neve che detesto è la favola che meno m'è piaciuta da piccolo.

Aggiungi che nello stesso periodo ne sono usciti due sullo stesso tema (e stranamente in ambedue la Biancaneve è esteticamente insignificante rispetto alla matrigna) e che non sapendo decidere quale dei due andare a vedere alla fine mi sono detto: esci di casa, cerca parcheggio, non c'è lascia la macchina in divieto di sosta, esci dal cinema, preleva la multa dal parabrezza, ringrazia mentalmente me e chi me l'ha fatto fare di uscire per un film di merda, torna a casa, cerca inutilmente parcheggio, lascia la macchina sul marciapiede, esci di casa presto domattina, monta in macchina, appostati in attesa che qualcuno lasci il posto per andare a lavorare, parcheggia, rientra in casa...

Ieri mentre cercavo un probabile fidanzato facevo stretching ai polpacci sulla pedana mobile dell'Iper vedo al MediaWorld il DVD di questo film (da qualche parte ho già detto che apprezzo molto Tarsem Singh come regista, mi piace il suo costruire le immagini come fossero foto di servizi di moda, mi piace il suo senso estetico per luoghi e costumi, la sua vivida visione dei colori contrapponendo freddezza e calore, estetica e spiritualità, perfezione stilistica, fin dai tempi in cui diresse i R.E.M. in Loosing my religion), accanto all'altro "Biancaneve e il cacciatore", per farla breve: ho preso questo e "The Rock Ages".

Bene se togli tutto quanto riguarda lo stile registico di Tarsem, resta una grande Julia Roberts, grandissima Cristina Boraschi (la doppiatrice), il fisico di Armie Hammer (la regina: "A questo dategli una camicia o non riesco a concentrarmi"), i nani (gli attori diversamente alti sono sempre gli stessi, credo facciano questi film per far lavorare anche questi attori, encomiabile) e gli splendidi costumi.