venerdì 28 marzo 2014

orride decisioni




Dopo anni e anni e anni di uso continuato succede l'impensabile.
Per colpa di inutili sensi di colpa animalisti smettono di produrlo.
Diventa introvabile per anni.
L'affezionata clientela (io) è brutalmente gettata nel panico e lì lasciata a marcire.
Cercando qualcosa che lo sostituisca.
Provando la qualunque.
Anni difficilissimi nei quali la senzazione di aver perso qualcosa di sé è quasi  tangibile.
Poi riappare, al posto dello zibetto (porello, chi lo conosce? No, non è uva passa), una sintetizzazione chimica.
Ma non è più lo stesso.
Ho cercato di affezionarmi a questa nuova, light, versione ma quella sensazione di uomo e cavallo, di sudore dopo una lunga corsa, di sella, di cuoio, sono solo un lontano ricordo.
Ricordo il piacere che mi dava (forse un pochino me lo da ancora ma troppo poco) annusare il calore che usciva da sotto il piumino, un calore "usato, sporco" eppure sensuale e selvatico (e pensare che era il mio, fosse stato di un altro che avrei fatto?).

Vabbè, stringendo, oggi ne ho trovato un altro che foooorse potrebbe un po' darmi le stesse ondate di piacere






ma so già che tra poco tempo la nostalgia e l'incredulità mi porteranno di nuovo da lui.
Per rimanerne ancora deluso.
Forse è solo il voler rimanere attaccato al passato, un male dell'invecchiare.

P.S.: lo scorso fine settimana in Sicilia, come al solito bevendo come se non dovessi più svegliarmi la mattina dopo, mi introducono ad un nativo pischellotto di bellezza quasi sfacciata, odoroso come un soffio di brezza tra gli alberi di limone. Non gli ho chiesto che profumo fosse per pura educazione ma, chissà perché, ho l'impressione sia Ligh Blue. Non voglio annusarlo perché se il profumo non fosse quello mi si scatenerebbe l'ossessione di sapere qual è. Quindi voglio credere che indossasse quel profumo e tenerlo nei miei ricordi, come una delle cose più belle capitatemi negli ultimi tempi.



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