giovedì 10 marzo 2016







Un'altra campagna si avvia alla fine.

Anche questa lunga, infinita, estenuante. Rimane il ricordo di questo nuovo gruppo di persone, alcune sconosciute, alcune amiche, altre, semplicemente, colleghi.

Tra lo scatto di questa foto ed il giorno che scrivo, sono successe decine di cose, pochissime piacevoli, le altre impossibili da dimenticare, problemi, drammi, fallimenti personali, delusione ricevuta da una persona.

Raramente mi succede di voler escludere dalla vita una persona, negli oltre dieci lustri è successo due volte, questa sarà la terza, tuttavia la media non è altissima.

Che dire, l'anno è iniziato con la batteria scarica della 4four nuova di zecca e da allora è stato  un susseguirsi di tragedie (e non è per dire), vediamola in modo positivo: la macchina è ripartita, grazie ad un carroattrezzi a 130 € senza ricevuta il 1° gennaio alle 7,10 di mattina, pagando molti problemi si risolvono.

Sarà il mantra degli ultimi 9 mesi.

3 commenti:

  1. la media dipende dalla numerosità campionaria. Leggo molti blogger gay, ed anche se non tutti i blog parlano di cose gay, non esclusivamente almeno, più meno tutti - prima o poi - arrivano al momenti intimista della ricerca del desiderio di Amore, cercato, trovato e...finito. Tutti anelano ad una relazione. Ma poche resistono al tempo. Si, certo, succede anche agli etero. Allora cos'è? forse il destino della generazione dei 30/40 enni contemporanei quello di non riuscire a restare in una relazione? Da statistico mi dico sempre che la miglior cosa da fare e osservare, senza condizionamenti, semplicemente osservare e numerare. È drammatico, tutti sono convinti che il meglio verrà, e nessuno si ferma a pensare che forse il meglio è passato e noi non abbiamo dato il meglio di noi stessi. Poi, ovvio, ci sono le buche. Quegli inciampi in cui, maturità vorrebbe, che si inciampi nella fase "esplorativa", e non passati gli "enta". L'amore è semplice, la quotidianità condivisa meno. Appena si abbassa la soglia di innamoramento, ecco che i difetti diventano evidenti, e sempre più insopportabili. Ma raramente le persone sorprendono, quasi sempre sono fin dall'inzio quello che sono. Allora forse siamo noi stessi, che diamo una disponibilità a termine. E nella speranza di cosa? Che cambino? E noi? Credo che ogni relazione che finisce, fosse anche la più breve, limiterà la nostra disponibilità nella prossima. È un istinto di conservazione direi quasi naturale, istintivo. Così ti faccio l'augurio di trovare quello che cerchi. Di trovarlo pienamente, a costo di essere pronto ad accontentarsi. Ci si può accontentare in amore?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Scusa non volevo essere cafone, ho visto solo oggi il tuo commento.

      Elimina
  2. E qui, purtroppo, mi provochi la citazione: La cosa peggiore è scoprire che mi sono accontentata... La dice, più o meno, Lauren Bacall a Barbra Streisand ne L'amore ha due facce.
    Dal mio canto ti dico che sì, ci si può accontentare, non c'è vergogna nell'amare quanto si può, semplicemente voler bene, stimare il compagno, rispettarlo, condividere la reciproca vita, l'esperienza.
    E' vero l'amore ha spesso una data di scadenza, la passione, credo, più che l'amore. Quello non finisce si trasforma, purché sussistano le condizioni esposte sopra, se si è creato qualcosa di positivo insieme diventa bene, in caso contrario rimane ben poco, se non recriminazioni, acredine, rabbia e tutte fanno parte del bagaglio che mi ha lasciato. Perché da codardo qual è non ha voluto dare spiegazioni, quel che è peggio non ha voluto condividere niente di sè con me, dimostrandosi un ragazzino immaturo, egoista, egocentrico, presuntuoso ed arrogante.
    Non ci eravamo conosciuti abbastanza prima di intraprendere la relazione tra noi. Il fatto è che non ha voluto farsi conoscere per niente e se dico niente minimizzo.
    Dalla sua c'è la giovane età, che è una giustificazione fino ad un certo punto, perché essa non preclude il rispetto e l'educazione dovuta alla persona che si prende cura di te in tutti i sensi, dalla quale prendi tutto senza mai dire un solo grazie, in più di 18 mesi l'ha detto una sola volta.
    E' vero non sei obbligato ma se stai per comodo con qualcuno almeno sii furbo se vuoi continuare ad usufruire dei numerosi bonus, almeno sii educato non fare come se tutto ti fosse dovuto. Non sono tuo padre, né, fortunatamente, tuo marito.
    Ecco queste sono alcune delle cose che mi rendono astioso verso di lui, non la fine della storia che, in fondo, è morta molto prima di nascere ma che per interesse ha lasciato trascinare lanciando illusori e miseri segnali che con la sua arrogante presunzione pensava non sapessi riconoscere.
    Ho più del doppio della sua età e meno della metà delle storie che lui ha avuto nella sua ancor giovane esistenza. Le mie sono state poche perché durate molto e non ho mai voluto tagliare dalla mia vita quelle tre persone così importanti per me, per la mia vita, per la mia crescita.
    Non ci sono vincitori in queste situazioni, per citare ancora, si perde tutti a metà.
    A me andava anche bene continuare a fare il bancomat, tanto in un modo o in un altro, si paga sempre. E' che quando il prezzo comincia ad intaccare la propria dignità diventa troppo alto.
    Grazie per l'augurio, Anonimo, non mi aspetto l'amore mi accontento di molto meno, anche perché il mio tempo non è più tanto.

    RispondiElimina